Un paio di anni fa sul mio profilo Facebook scrivevo : “ci vuole coraggio per affrontare le sfide,ok le sfide le ho ora troviamo il coraggio”.
6 anni dopo mi trovo ad avere coraggio e ben poche sfide, quelle che ho oggi non sono sfide…Quelle che ho oggi sono prese di coscienza.
Ogni giorno ascolto e leggo storie di amici,parenti persone sconosciute che si perpetuano in una vita infelice, paura di cambiare qualcosa nel loro vivere giornaliero..il timore dell’ignoto è più forte del disagio che provano.
Alcuni sanno cos’è per loro la felicità,ma decidono di non andarci per paura, quella maledetta paura di farsi male….Ma ci si farebbe davvero così male o é solo una pessima paranoia?
Ci tengo a sottolineare una cosa,avere coraggio non significa non avere paura,significa solo guardarla in faccia,affrontarla e andare avanti.
Bisogna soltanto conoscerla e farsela amica,conoscere i nostri fantasmi presentarsi e stringergli la mano.
Io tendo a scrivere le cose che non vorrei mi accadessero, non vorrei che qualcuno mi odiasse, non vorrei amare,non vorrei che qualcuno mi facesse soffrire,poi mi accorgo che il non vorrei va sostituito con “ho paura”. Ho paura di essere odiata,ho paura di amare, ho paura di essere lasciata…. Prendo confidenza con i miei timori, accettandoli ho già iniziato a superarli. O almeno ci provo.
Quando mi diventa difficile penso a qualcuno di “complicato” qualcuno che soffre e ha sofferto il doppio di quello che mi fa paura, lo prendo come modello e indosso su di me la sua vita come un vestito usato e mi chiedo: “come avrei reagito al suo posto,al suo confronto il mio problema quanto vale?”
Penso a quanto sia coraggiosa,penso di imparare qualcosa da lui/lei e sopratutto penso sempre cosa avrebbe fatto al mio posto,così mi tolgo il suo abito e indosso il mio .
É per questo che scrivo quello che supero ogni giorno per ricordarmi,quando sento che sto per cadere o per cedere,apro un diario e rileggo,rileggo che ho superato momenti peggiori e lì mi ritorna il coraggio.
La comodità,la routine e il non tentare strade nuove senza rischio sono i peggiori nemici ,vi sembrerà banale ma anche fare sempre la stessa strada per paura di perdersi o non provare un ristorante diverso o un altro bar dove bere il caffè é un leggero sintomo. Eh già, é una leggera mancanza di coraggio.
Spezzare alcune abitudini non è facile, perché sono sottili,più andiamo avanti più ci ancoriamo ad alcune catene,ad alcuni salvagenti,convinti che possano salvarci. Ma viviamo a metà,ci sarà sempre qualcosa a cui rinunceremo, non troveremo mai nuove parti di noi,non scopriremo mai alcuni lati e non ci attaccheremo a persone che forse potevano renderci felici.
Voglio propormi di modificare qualcosa, di cambiare strada, cambiare ristorante e magari truccarmi con un colore diverso, ascoltare chi mi dice che a volte alcuni atteggiamenti vanno “modificati”,sempre però facendo attenzione a non abbassare mai la guardia, a non far sì che qualcuno provi a metterci in un angolo o mandi noi avanti “persone coraggiose” a prendersi il peggio per vendersi loro come il “meglio”.
Questo é un errore facile da commettere, chi ha un carattere spesso non é sempre amato ma solo perché non viene capito. Non si ha sempre il coraggio di conoscere e sapere. Alcune volte piace rimanere attaccati a qualcosa che si può attaccare facilmente.
Ecco perché dovremmo pensare al peggio che possa capitarci,così da trovare una soluzione a quel disastro, trovarla poi per la banalità sarà come bere un caffè in corso Sempione invece che in piazza Duomo,solo qualche fermata.
Osare,rischiare e affrontare la paura. Qualsiasi pazzo con delle mani veloci può prendere una tigre per le palle, ma ci vuole un eroe per continuare a strizzarle e un eroe non é sempre più coraggioso di una persona comune, ma é coraggioso cinque minuti più a lungo.