“Sulla pelle scritta tutta la storia, negli occhi cerco la verità, ogni pezzo di strada che ho fatto, ogni volta che ho vinto e che ho perso ,ora sulle pelle tatuata la vita che ha lasciato i suoi segni su di me, mi ricorda chi sono, senza rimpianti IO”.
Ho iniziato così stamattina appena sveglia dirigendomi a lavoro con questo pensiero in testa e mentre mi ripetevo queste parole pensavo:” chissà chi farò parlare oggi, issà chi farò lavorare oggi, chissà se prenderà il sopravvento una o l’altra”.
Tutto dipende dall’evolversi di una giornata qualsiasi, n pezzo di vita, una situazione, la successione assurda di un evento o un fatto che può portarmi da Alessandra a l’altra Alessandra. Non è uno scherzo quando a noi nati sotto il segno dei gemelli viene imputata la presenza di una “doppia personalità06”,alcuni la confondono con falsità e doppia faccia, la realtà è solo una.
Si tratta di due personalità distinte e separate,alcune volte in conflitto ma complementari,una non potrebbe esistere senza l’altra, un po’ come le regole matematiche che ci volevano mettere in testa a scuola, da grande quella regola l’ho capita,certo adesso non chiedetemi di spiegarvela o di parlarvi precisamente di quella robaccia, ma più o meno a grandi linee ci siamo.
Molte volte mi sono trovata a scontrarmi con amici o persone che mi apprezzano e mi vogliono bene,seguono il mio lavoro e le mie scelte di vita, però mi accusano di essere completamente diversa in alcune situazioni o peggio ancora che affronto quel preciso problema come Alessandra o meglio l’Alessandra che conoscono loro non avrebbe fatto. Con il senno del giorno dopo penso che si trovino in errore peerché ero e sono io che nel corso del tempo sono riuscita a nutrire,crescere e tirare su quella parte da guerrigliera sicura e giustiziera che è sempre stata presente in me dal primo pianto. É una persona totalmente diversa da quella bambina che si scioglieva davanti a una rosa blu o a un sei bellissima, quella che non sente il male che la gente prova a fare e blocca a muro qualsiasi attacco. Quella che riesce adesso a non sentirsi inferiore a ragazze bellissime e a uomini potenti, quella che non dice: “no non posso farcela” ma : “ok dopo che l’ho fatto cosa faccio?” Quella che accudisce e copre con una copertina di linus l’altra ME troppo fragile, esposta a qualsiasi tipo di attacco che per questo motivo spinge e fomenta alla difesa ,alla conservazione di sé,al giusto. Mi sono trovata spesso a rapportarmi sia in ambito lavorativo e personale con persone di basso livello, come frase primaria usano il : “ti buttero giù dal tuo trono prima o poi”, senza alcune volte un reale motivo se non quello di sentirsi soltanto oscurati. Ad oggi l’ ho capito il senso di fastidio che provoco. Non sono tanto io ma più quello che sono capace di fare. Riuscire a dimostrare di saper raccontare qualcosa,ma in generale di sapere più di qualcuno crea panico, alcuni si alleano, altri provano a distruggerti! Armatevi di pazienza. Il mio trono é su un piedistallo costruito su misura e a incastro. Quando riuscirete a non far galleggiare l’olio nell’acqua allora forse potrete provare a mettervi contro qualcuno con una personalità più forte della vostra. Troppo spesso ho visto grandi guerre fatte da piccoli uomini. L’unica persona che può farsi da sola la guerra sono io. Perché so come battermi e come vincermi. Ecco perché tutte le volte che ho vinto e che ho perso la cosa non mi ha toccato, vince una perde l’altra!
Compenso la disfatta con la vittoria. Perché sono la prima ad andare contro me stessa, non per distruggermi ma soltanto per rendermi una persona migliore, forse più di quella che penso di essere.
“Sono talmente povera da dover lavorare, ma sono anche talmente ricca da poter scegliere con chi farlo.”
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