Mi dispiace ma un domani non ci sarà
Un po’ come le storie su Instagram
Con te soltanto tempo che se ne va, che se ne va
E dovevamo chiudere il mondo fuori
Ci siamo tatuati, abbiamo fatto errori
Con te soltanto tempo che se ne va, che se ne va, che non torna più…
Ho sempre pensato :
le canzoni romantiche sono di parte, dalla parte straziante di quello o quella che viene mollata/o, quindi per logica la parte sofferente.
Tutti siamo stati lasciati almeno una volta nella vita, ci ho costruito un blog sulla sofferenza d’amore. So cosa vuol dire e non starò qui a farvi riprendere fazzoletti in mano e lacrima facile.
Ma oggi a 30 anni, dopo anni di pensieri e parole ho capito anche un’altra cosa. Ho capito che ci sono delle regole nel lasciarsi, che a soffrire spesso non è solo chi viene lasciato ma anche chi lascia.
“Marco se ne è andato e non ritorna più,chissà se tu mi pensi mai, Stringi forte a te il cuscino e piangi………………”
Ma Marco ???
Marco non se lo incula nessuno, nessuna cazzo di canzone che ci possa descrivere lo stato mentale e fisico di Marco, persona che verrà insultato da amici e amiche perché ha mollato, perché é la merda.
Ve lo dico io, sono stata sia Laura che Marco.
Ho pianto in un modo straziante e ho fatto male allo stesso modo.
Partiamo dal presupposto che a mio parere, lasciare è un misto di sensazioni. Per lasciare bisogna essere egoisti e allo stesso modo altruisti. Se si lascia, lo si fa sicuramente per uno o più motivazioni che possono essere più o meno giuste, più o meno capite, ma comunque accettate.
Lasciare non è facile, così da un giorno all’altro, che poi non è mai veramente da un giorno all’altro, ma è solo una decisione finale di un pensiero costante. Non è facile sapere che farete consapevolmente del male a chi amavate fino alle 14 dello stesso pomeriggio e verso il quale provate ancora affetto. Si sceglie di lasciare perché qualcosa si spegne, questo é normale, si lascia perche magari si vuole percorrere la strada con qualcuno che capisca di più il nostro percorso, Si lascia perché non si riesce a dimenticare un amore passato. Magari, invece, certe volte si ha solo bisogno di stare soli, perchè ci si accorge che la vita con quel partner non era come la desideravate, sognavate, aspettavate.
Magari vedevate un blocco nel partner e volevate realizzarvi da soli.
Lasciare non è facile.
Quando ho lasciato, all’inizio, ho dovuto fare i conti con i dubbi, le titubanze, a volte anche la mancanza, la malinconia.
Una lotta fra sentimenti contrastanti, quelli che ti suggeriscono di mettere un punto e vivere una nuova vita e quelli che invece ti fanno salire i sensi di colpa e ti fanno rimandare la decisione finchè, nauseata, non ho guardato senza provare un senso di insoddisfazione, intolleranza, fastidio, insofferenza. Ho lasciato perché sono arrivata a un limite, a una serie di cose che chi stava di fronte a me non vedeva nemmeno per sbaglio, ho sbattuto in faccia verità dolorose e bugie bianche, anche se fino al week end prima programmavo un viaggio per la prossima estate.
Ho pensato mille volte di scrivere, chiamare e poi mi sono fermata e mi sono detta:
“ho odiato chi mi ha lasciato, perché consapevole del mio dolore non ha mai fatto un gesto nei miei confronti, mai una chiamata mai un abbraccio, mai un mi dispiace”
E adesso lo sto facendo anche io..
Sto lanciando la stessa merda che mi hanno fatto passare…
Poi ho capito la prima regola del lasciarsi…
Quando lasci capisci chi ti ha lasciato.
Capisci che non ha senso parlare, chiarire continuare a ripercorrere una sofferenza.
Una lacrima mi ha attraversato il viso perché sono consapevole del male che sto facendo, ma sono doppiamente consapevole che non si può costringere il cuore ad amare e abituarsi solo perché qualcuno ci ama.
La vita è strana.
Ho pianto per anni per chi non mi ha amato, e adesso ho lasciato chi forse mi ha amato troppo.
La seconda regola del lasciarci é proprio questa, “non esiste chi ama di più o chi ama di meno, esiste solo chi non riesce più a star male.”
Forse un giorno chiederò scusa,riceverò perdono e sarò in grado di donarlo. Per adesso so che non va un premio a chi soffre di più, perché si, si soffre in egual modo.
Purtroppo certe cose belle vengono spazzate vie dalla rabbia, dalla ripicca dalla stupidità che a volte ci prende in queste situazioni.
Ma sulla mia pelle ho imparato che tutto passa.
Che forse non oggi, non domani, non fra un mese o forse tra un anno, la persona che soffre troverà chi sia capace esattamente di ricambiare il modo che ognuno di noi ha di amare.
Non so dire di no, terró il telefono spento
Vivere senza me, ti servirà a cambiare aria
Prendi il tuo tempo, io non ti odio
Sono felice se sei contento
Se trovi un’altra io non mi offendo
Facciamo che vinci tu e mettiamo i rancori da parte
Ho provato ogni strada
Consumato cuori, consumato scarpe
Se apro gli occhi, la vedo, la vita che volevo
Ti vedo solo nei sogni, che bello potersi svegliare
Svegliare..
Meraviglioso….. pieno di amore e di bene…. sono pienamente d’accordo anche perché, inutile negarlo, in amore si litiga in 2. Davvero profondo e soprattutto vero. Se abbiamo vissuto un amore immenso…. Non potrà mai essere cancellato del tutto. E forse qualcosa, inconsapevolmente, resterà sempre.