“Leggimi la mano e capirai chi sono
La vita è una prigione dalla quale tu non puoi salvarmi
Ho capito che la gente ha mille sfumature
Che è sempre la persona a cui tieni che ti delude
Conosco quelli come te che soffrono in silenzio
Sono gli stessi che piangono dentro
Ma più piangi dentro con il passare del tempo
Prima o poi le lacrime annegheranno te stesso
Non c’è nessuno che qua pensa a me
Scusa se non sono quello che volevi
La verità è che spesso non mi sento mai abbastanza”
(FUORI LUOGO. MR RAIN)
Vi siete mai sentiti fuori luogo?….
A me sinceramente è capitato, quando non ho trovato un significato alle mie azioni, ai miei pensieri al mio vivere quotidiano.
Diciamo che non è stata una sensazione che ripeterei volentieri.
Sentivo estranei anche i miei vestiti e l’immagine che riflettevo allo specchio, beh nemmeno quella la riconoscevo tanto.
I luoghi, le persone che conoscevo, dove spesso cercavo rifugio, mi sembravano dei vuoti, dei buchi neri.
Ma la cosa peggiore era una: tutto mi era indifferente.
I miei amici, le persone che mi volevano bene mi dicevano che ero spenta, piatta.
In effetti mi sembrava di essere come una di quelle cose che la guardi e che non ti arriva al cuore.
Sapevo che non era così, quello era solo un muro per non soffrire più, per proteggermi da qualunque male, o forse dal male che io stessa mi sarei provocata .
E allora ho imparato a resistere al dolore, alle ferite, alle delusioni, alle paure, allo schifo, alla nausea, alla fame, alle provocazioni, alle richieste, alle domande.
Resistendo… Sentivo meno male.
Il problema é uno: Resistendo a ciò che puó farti male, resisti anche a ciò che può farti bene.
Sei un lucchetto chiuso, chiave buttata e speranze finite.
Ogni tanto mi balenava il pensiero di aprire e provare, ammetto che durava pochi secondi.
Quando mi chiedevano perché, in realtà non sapevo bene cosa rispondere..
Forse perché mi sono sempre fidata di chi avevo vicino, però quando ho avuto bisogno, ho trovato il vuoto.
Di quel vuoto ho fatto un vestito, che indossavo ogni volta che qualcuno mi si avvicinava troppo al cuore.
Però, crescendo mi sono resa conto che ho sbagliato, ho sbagliato i tempi, forse decidevo di aprirmi nel momento in cui gli altri non avevano tempo,o semplicemente non pensavano che potessi avere bisogno.
Del resto come potrebbero pensarlo se ogni volta fai tutto da sola o dimostri di poter fare comunque da sola?
Io che ho paura di sentirmi ferita, io che quando mi aprivo mi sentivo ferita a prescindere… Io che mi sentivo sempre sola e maledettamente fuori luogo.
Mi sono sentita solo una piccola bambina egocentrica, con la paura di essere ferita, con la paura che lui o lei erano lì per farmi del male, allora attaccavo per non essere attaccata…
Ogni tanto mi ci sento ancora… Fuori luogo.
Fuori luogo, come un cigno in una palude, come un leone che cammina sulla Quinta Strada a New York in pieno giorno, un orso polare in una foresta e una tigre al polo nord.
Però poi, ripenso che l’unica persona che può farti male, quanto può farti bene, sei solo tu. Nessuno potrà mai salvarti da te.
Non è sicuramente facile tornare a sentirsi parte di qualcosa.
Ho iniziato però a sentirmi parte di me stessa.
“Potrai cambiare vita
Potrai cambiare città
Ma ovunque andremo noi saremo sempre fuori luogo
Siamo frammenti di una foto che ho strappato a metà
Il cielo è la cornice in un ricordo fuori fuoco
Nessuno potrà mai salvarti da te”
“Sei un lucchetto chiuso, chiave buttata e speranze finite”. Be…. posso dire che quel lucchetto lo siamo stati, lo siamo, lo saremo, tutti3prims o poi nella vita. Possono essere infinite e svariate le cause. Possono essere varie e diverse le persone. Possono essere i luoghi, il lavoro o chissà che altro. In realtà, se poi di rimbalzo mettiamo quel lucchetto allo specchio…. Non sembra poi così tanto lui…. ma sembriamo noi stessi. Il bello però è diversi riaprire. Con la chiave…. Facendolo scassinare… ma un lucchetto non sarà mai chiuso per sempre. Così come noi non saremo mai fuori luogo. Che poi…. La vera ed una domanda è: ma sarò io fuori luogo, o magari lo sono gli altri….? Il fuoro luogo non esiste. Tutti siamo importanti e nessuno deve far sentire l’altro un peso, in problema. E noi stessi dobbiamo dare valore a noi prima di tutto il resto